L'apprendista cittadino

Interazione tra bambini di età diverse


Premesse

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IL PERCHÉ DEL PROGETTO


Inizia una nuova avventura con i bambini di classe prima. L'entusiasmo non può mancare, anche se abbiamo ancora nel cuore gli alunni che abbiamo lasciato, ormai autonomi, capaci, educati…
Come sempre, ogni volta che ripartiamo con "le prime" sappiamo di dover gettare le basi del futuro scolastico dei nostri allievi, ma ancor di più, sempre di più, sentiamo la necessità di dover insegnare loro a stare insieme.
Ogni bambino per età, esperienze personali, famiglia ha la necessità di vedersi ricordate le regole che portano allo stare bene insieme, a saper collaborare con gli altri, al rispetto degli altri, per uscire dal naturale egocentrismo, acquisire una dimensione comunitaria e crescere in modo più completo.
Anche le colleghe delle classi quarte, pur avendo vissuto forti esperienze di crescita con i loro alunni, pensano sia necessario far sperimentare quello che ancora possono migliorare del loro essere alunni responsabili e in termini di lavoro di gruppo.
La rilevazione dei bisogni porta quindi alla conclusione che per tutte le insegnanti sia necessario far nascere dai bambini la riflessione che porta alle regole per poter vivere bene insieme, "capaci" di gestire i conflitti con una maggiore consapevolezza dei propri doveri e delle responsabilità.

PERCHÈ IL TUTORING FRA ALUNNI DI ETÀ DIVERSE


Il tutoring è un'esperienza didattica spesso utilizzata nella nostra scuola: prevedono l'assistenza data da alunni più grandi e preparati su uno specifico argomento ad alunni più piccoli. Durante questa esperienza il tutoring è a favore sia del tutor sia del tutorando , in quanto i primi "imparano insegnando" acquisendo sicurezza e autostima, i secondi, invece, possono usufruire di un approccio individualizzato ed essere aiutati nell'apprendimento. Nel nostro caso l'apprendimento generato non consiste tanto nella trasposizione di conoscenze disciplinari, ma nel trasferimento di atteggiamenti positivi e modelli da poter riproporre nel vissuto quotidiano a scuola o in altri contesti comunitari.

LA SITUAZIONI DELLE CLASSI


Le tre classi prime sono formate rispettivamente da 23, 22 e 20 alunni; le tre classi quarte sono formate da 25, 25 e 24 alunni.
In ogni classe prima si rilevano almeno due alunni con rilevanti difficoltà di apprendimento , in via di diagnosi neuropsichiatria o già diagnosticate.
Le classi quarte sono vivaci e collaborative; 3/5 casi di alunni con difficoltà di apprendimento e/o familiari.

PARALLELAMENTE…


Le insegnanti si riuniscono per progettare/scegliere gli obiettivi, compilare la scheda dell'UDA fornita durante la formazione, ipotizzare le attività pratiche.
C'è sintonia sulla scelta degli obiettivi anche se la diversa tipologia delle classi porta a volte a ricercare sfumature differenti nelle attività o nella conduzione delle stesse (puntare di più sulla risoluzione dei conflitti o sul mettersi di più in gioco durante le attività di gruppo o ancora focalizzare l'attenzione sul rispetto dell'altro: i miei diritti/ i miei doveri verso l'altro?)

LA FORMAZIONE DEI GRUPPI


Gli abbinamenti tra ogni prima e ogni quarta sono predisposti dalle insegnanti, cercando di evitare che lavorino insieme dei fratelli e cercando di far collimare le esigenze orarie delle diverse classi.
Successivamente prendono il via i contatti.
Ecco un esempio di un invito di una classe prima a una classe quarta:

lettera d'invito
testo della lettera
disegni realizzati dai bambini di prima


Rete interiistituzionale - IC Lonate Pozzolo - Cardano Al Campo - Ferno - Ultimo aggiornamento 12 giugno 2015 | apprendista.cittadino@icferno.it

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