Ultima modifica: 16 Luglio 2015
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Integrazione alunni diversamente abili

L’inserimento nella scuola degli alunni diversamente abili assicura il diritto di ogni cittadino all’educazione e all’istruzione, costituisce un momento fondamentale d’integrazione ed è finalizzato ad una partecipazione reale e fattiva al contesto sociale.

Poiché l’educazione non può prescindere dalle potenzialità effettive dei singoli, l’inserimento di tali alunni deve prevedere le opportunità più diversificate e riconosciute di volta in volta più idonee.

Compito prioritario della scuola è quindi coordinare i percorsi educativi che presentano punti di partenza e mete differenti in modo da garantire a tutti uno scambio vero sia sul piano relazionale che culturale.

Questo progetto educativo si può avviare solo dopo un’analisi accurata della situazione di partenza e non può essere condotto che con una puntuale osservazione dell’evoluzione in atto in tutti i suoi aspetti.

La scuola con le sue professionalità e competenze opera in costante collaborazione con gli altri Enti e Soggetti  coinvolti nel processo formativo degli alunni disabili.

Ciò risponde pienamente a quanto prescritto nella legge n° 104 del 1992, nella Legge 170 del 2010 e nella Circolare Ministeriale n.8 del marzo 2013 che prevedono per gli alunni con diagnosi funzionale, certificazione clinica o con svantaggio una programmazione individualizzata o personalizzata elaborata attraverso:

  • un Profilo Dinamico Funzionale;
  • un Piano Educativo Individualizzato;
  • un Piano Educativo Personalizzato;
  • un Piano Didattico Personalizzato.

In virtù di queste considerazioni la scuola ritiene irrinunciabile stabilire un rapporto organico con genitori, ASL, Enti presenti sul territorio e tra le scuole secondarie, le scuole primarie e dell’Infanzia dell’Istituto, che si concretizza nei calendari di attività di seguito descritte.

Organizzazione interna docenti  – Vengono programmati incontri, nella seconda parte dell’anno, sia tra docenti delle équipes pedagogiche della scuola primaria e della scuola dell’infanzia sia tra docenti di scuola primaria e secondaria 1°, per programmare un graduale inserimento e nella classe prima della scuola primaria e nella classe prima della scuola secondaria.

Ove necessario, sono previste attività di osservazione diretta, da parte dei docenti di sostegno di ruolo, degli alunni che effettueranno il passaggio.

La documentazione completa (diagnosi funzionale, PEI, PDF, PEP, PDP, relazioni di docenti e altro) relativa ai singoli casi è raccolta nei fascicoli personali, in modo da essere a disposizione dei nuovi docenti nelle fasi di raccordo.

Organizzazione interistituzionale – Con gli enti sanitari accreditati la scuola, come previsto dalla normativa vigente, attua i seguenti interventi:

  • proposta di valutazione ai fini della stesura della diagnosi funzionale o della certificazione clinica da parte dei responsabili sanitari;
  • incontri, nei primi mesi dell’anno scolastico di insegnanti, incaricati per i singoli casi, con i responsabili sanitari, per la stesura del Piano Educativo Individualizzato, del PDP e del PEP;
  • incontro conclusivo al termine del percorso scolastico per l’orientamento.

Ai Comuni di Ferno e Samarate (ed eventualmente circostanti se presenti alunni disabili di altro comune) la scuola offre e richiede la collaborazione per l’attuazione di un piano integrato, sollecitando in particolare incontri con  i servizi sociali e la nomina di:

  • educatori come supporto al lavoro scolastico in classe;
  • educatori in appoggio in assistenza domiciliare
  • assistenti alla cura della persona.

Per avviare e concordare puntualmente le attività da condurre chiede e organizza:

  1. un incontro tra il responsabile dell’Ente, gli Assistenti Sociali e il docente Funzione Strumentale per individuare i bisogni, in rapporto ai nuovi soggetti da seguire, ed i tempi di intervento;
  2. incontro tra docenti di sostegno ed educatore per la condivisione del PEI.

Una volta costruiti i rapporti organici indicati nel progetto, le equipe pedagogiche hanno acquisito gli strumenti necessari a svolgere il loro compito specifico: programmare gli interventi diversificati in rapporto ai bisogni dei singoli e finalizzati sia al recupero e al consolidamento delle abilità strumentali sia allo sviluppo delle potenzialità. A tal fine la scuola privilegia attività espressive ed operative; le prime perché particolarmente motivanti e legate al vissuto personale, le seconde perché capaci di sviluppare l’autonomia e l’acquisizione di abilità logiche attraverso l’esperienza. Entrambe favoriscono inoltre la collaborazione fra compagni, migliorando i rapporti personali e valorizzando il contributo dell’alunno disabile.

GLH (Gruppo di Lavoro Handicap) L’organismo, la cui presenza è normativamente indicata, è presieduto del Dirigente Scolastico e composto da: docenti con incarico di funzione strumentale, docenti di sostegno rappresentativi di ogni sede dell’Istituto,  assistenti-consulenti psicopedagogici, genitori in rappresentanza di ogni sede, incaricati dei Servizi Sociali comunali, eventuali Esperti. Di norma si riunisce in fase propositiva di richiesta d’organico e consuntiva di distribuzione delle risorse ottenute; elabora i criteri di indirizzo nella richiesta e assegnazione delle risorse stesse.

Il Collegio Docenti, tenendo conto delle competenze e delle strutture:

– propone attività di laboratorio aperte ad alunni disabili, affiancati da altri alunni di una o più classi parallele e da condursi in piccolo gruppo.

– nomina la Commissione H, coordinata dal docente Funzione Strumentale, composta da tutti i docenti di sostegno in servizio e allargata agli assistenti-consulenti psicopedagogici.

Gli assistenti-consulenti psicopedagogici dell’Istituto sono coordinati dal dirigente scolastico.

Il gruppo H:

progetta e rivede i documenti programmatici di istituto e individua possibili interventi aggiuntivi sulla base dei seguenti criteri:

  1. uso delle ore di recupero della flessibilità oraria docenti, in modo da privilegiare le attività individualizzate con alunni disabili;
  2. collaborazione in momenti di particolari necessità (ad es. l’igiene personale) e difficoltà di personale ausiliario, adeguatamente incentivato.

L’équipe pedagogica, visto il piano generale d’Istituto, programma le attività, garantendo che l’alunno disabile possa partecipare in modo attivo al lavoro collettivo.

Programma, parallelamente e in modo integrato, l’attività individualizzata da condursi dentro e fuori la classe e con il concerto di tutti quanti i soggetti coinvolti (docente di classe, docente di sostegno, educatore).

L’insegnante di sostegno ha il compito progettuale di concordare e orientare l’intervento (PEI-PDF); operativo di attuare  con l’alunno quanto programmato; organizzativo di tenere i contatti con gli altri soggetti istituzionali dell’unità multidisciplinare e con la famiglia. Tali compiti sono svolti con la supervisione e il coordinamento degli assistenti-consulenti psicopedagogici e della Funzione Strumentale Disabilità.

Per condurre le attività le scuole dell’Istituto ‘B. Croce’ di Ferno sono dotate di spazi adeguati: laboratori in cui si svolgono le attività espressive ed operative, aule in cui è possibile condurre l’attività individualizzata. Fra queste in particolare vi sono l’aula speciale per il sostegno, l’aula d’informatica, quella di psicomotricità e la biblioteca.